Tennis Club Lugano 1903

113 anni di innovativa tradizione È una lunga storia quella che va dal lontano 1898, quando gli uomini delle famiglie nobili e dell’alta borghesia giocavano a Castagnola con pantaloni lunghi e cappello e le signore “indossavano dei pomposi e ingombranti abbigliamenti e sfoggiavano delle pretenziose acconciature”, alla primavera del 2016. Ufficialmente costituito nel 1903 nel parco della Villa Castagnola, il Tennis Club Lugano 1903 ha un passato – e un presente – di risultati tennistici di rilievo e ha visto “generazioni di giocatori e giocatrici” avvicendarsi sui campi. Un cammino caratterizzato sia da una cura della tradizione, sia da un perpetuo slancio verso il futuro. Ed è proprio questo spirito innovativo e “la volontà di essere un’associazione sportiva all’altezza dei tempi” che, nel 1985, ha spinto il club a trasferirsi nell’attuale sede in via Maraini 3 a Pregassona. Un atteggiamento rivolto ai cambiamenti, ma sempre in un “modo sensato, ponderato e realistico di affrontare i problemi e le situazioni”, che continua a tramandarsi nel tempo. Dal cuore e dall’anima Il logo è stato creato nel 2003 da Fabia Sacher su richiesta del comitato, da un’idea di Aloscia Bertini, allora presidente e tutt’ora membro del comitato, Presidente Onorario e anima del club. Una pallina gialla si staglia nel verde che ricorda l’erba dei campi di Wimbledon. La scanalatura bianca inferiore traccia la sagoma del San Salvatore, quella superiore si impenna verso l’alto, forse verso il futuro. Variegata unicità Un club è un organismo complesso, costituito di soci autonomi, ma in relazione funzionale. Grazie alla loro personalità, essi creano una struttura dinamica e vitale che si rivela in molte sfaccettature sui campi da tennis e durante gli incontri, quali l’Assemblea Ordinaria e la grigliata sociale. Ogni socio contribuisce alla variegata unicità del TC Lugano 1903 e ne consente la continuità. I ragazzi che seguono i nostri corsi s’impegnano ogni settimana per imparare i movimenti delle braccia e delle gambe. Allenano lo sguardo e affinano le loro reazioni sul campo, forse alla ricerca proprio del colpo, quello perfetto, che li farà sorridere di soddisfazione. In questo loro cammino sono seguiti da maestri competenti che hanno fatto del tennis il loro lavoro e che amano trasmettere le loro conoscenze.